Il Santuario della Madonna della Neve di Domodossola, nelle forme attuali, è una costruzione della prima metà del XVII secolo, commissionata al maestro Bernardino Lazzaro di Val d’Intelvi e innalzata sui ripari che difendevano una precedente piccola chiesa dal fiume Bogna.
L’immagine della Madonna e del Bambino sopra l’altare, risalente al 1372, è affrescata su un muro composto da ciottoli di fiume scarsamente cementati, appartenente all’oratorio primitivo.
Le due grandi tele del presbiterio rappresentano lo Sposalizio della Vergine e San Biagio. Sopra la porta d’ingresso nell’atrio del santuario, Carlo Mellerio, pittore di origine vigezzina, ha affrescato nel 1674 il miracolo della caduta della neve sul colle Esquilino a Roma. Sul piazzale nel 1925, alla presenza di re Vittorio Emanuele III, è stato inaugurato il monumento ai caduti, opera di Angelo Balzardi: le tre statue in bronzo raffigurano il Dolore, il Sacrificio e la Vittoria.
Tra il 2016 e il 2018 sono stati effettuati importanti lavori di restauro delle facciate esterne, finanziati dal cittadino onorario di Domodossola Léonard Gianadda, presidente dell’omonima associazione con sede a Martigny.
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