Nel 1649 un gruppo di bolognesi originari di Cravegna, frazione del Comune di Crodo, decise di erigere nella località di Salera, in Valle Antigorio, una cappella nella quale fu dipinta un’immagine di San Luca. Negli anni la devozione crebbe: la Cappella della Madonna di Salera fu così trasformata in un vero e proprio oratorio.
Il 28 settembre 1727 l’oratorio fu benedetto ed aperto al culto. Nel frattempo la devozione degli abitanti del luogo si fece sempre più sentita e si rinforzò l’idea di realizzare un Sacro Monte, o un percorso devozionale, che partendo da Cravegna raggiungesse il santuario. Fu così che nel 1731 partì la costruzione delle cappelle del Santo Rosario: le affrescature iniziali furono curate dal pittore vigezzino Giuseppe Mattia Borgnis di Craveggia.
La mulattiera, ben conservata e percorribile dalla primavera all’autunno, percorre il Sacro Monte di Salera partendo dal confine dell’abitato di Cravegna.
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