La storia dell’Oratorio di Santa Marta di Craveggia, in Valle Vigezzo, affonda le proprie radici in un passato remoto. Anticamente fu voluto dalla Confraternita di Santa Marta, che avviò le opere di costruzione agli inizi del 1600.
I radicali interventi edilizi che interessarono l’intera piazza portarono in seguito ad una completa ristrutturazione dell’oratorio stesso, su disegno – probabilmente ispirato alla Cappella Reale di Versailles – dell’architetto craveggese Antonio Ferino.
Nel 1752 fu portata a termine l’opera muraria, mentre per il decoro interno si dovette attendere fino al 1836, quando il pittore vigezzino Lorenzo Peretti fu incaricato di affrescare le pareti con le vicende biografiche di Marta, Maria e Lazzaro.
L’architettura dell’Oratorio di Santa Marta di Craveggia, di gusto squisitamente barocco, presenta una pianta centrale di forma ottagonale. Il lato settentrionale accoglie la facciata con l’ingresso principale, mentre il lato meridionale ospita l’abside dell’oratorio.
All’esterno, il decoro architettonico è costituito da semplici lesene e cornici, mentre la facciata è messa in risalto da un alto fastigio curvilineo e dal portale con cornici ed architrave in pietra. L’altare maggiore fu fatto costruire da Gioannino dell’Angelo nel 1557 e reca intarsiato il simbolo di Santa Marta.
La celebrazione liturgica e la festa dell’oratorio in suo onore è in calendario ogni anno il 29 luglio.
Info: circuitodeisanti.it