In Valle Anzasca, l’antico borgo di Macugnaga conserva ancora oggi tutto il profumo antico della grande tradizione walser. Gli elementi distintivi sono vivi e tangibili prima di tutto nell’architettura tipica delle abitazioni, realizzate con il sistema del Blockbau, caratterizzato da tronchi di larice incastrati tra loro.
Segni del passato alemanno si ascoltano nella lingua tisch, ancora oggi parlata dagli anziani e riscoperta da alcuni giovani appassionati, si ammirano nei costumi della tradizione, indossati dalle donne del paese e nel Dorf, il primo nucleo abitativo risalente al 1200.
I punti di grande interesse nel Dorf di Macugnaga sono il cimitero e la Chiesa Vecchia, con il tiglio secolare, preziosa testimonianza e vero e proprio simbolo del borgo walser.
Secondo la leggenda, riportata dallo scrittore Albert Schott nel 1842, il vecchio tiglio di Macugnaga fu piantato nella seconda metà del 1200. In passato alla sua ombra si svolgevano riunioni amministrative o giudiziarie; oggi, gli oltre otto metri di circonferenza del fusto sono la migliore testimonianza della sua veneranda età e delle generazioni che si sono succedute sotto le sue verdi fronde.
La Chiesa Vecchia di Macugnaga fu innalzata a partire dal 1260, accanto alle baite del Dorf. Nel corso dei secoli l’edificio subì varie ricostruzioni e rimaneggiamenti, con gli ultimi ampliamenti nel 1560 e la costruzione del campanile, che risale al 1580.
La Chiesa Vecchia, vero e proprio simbolo di questa culla walser ai piedi del Monte Rosa, è circondata dall’antico cimitero, che accoglie anche gli alpinisti e le guide alpine morti scalando la spettacolare parete del Monte Rosa.