Monteossolano, piccola e graziosa frazione del comune di Domodossola, grazie al clima mite e alla particolare esposizione dei suoi terrazzamenti è stata nei secoli scorsi terra di coltivazione di vite. Queste colture, nelle basse altitudini della piana e delle valli dell’Ossola, hanno disegnato paesaggi inconfondibili, oggi in parte nascosti dalla vegetazione che è tornata a crescere rigogliosa. In alcune aree, a seguito dell’intervento coraggioso di alcuni coltivatori, gli antichi terrazzamenti stanno finalmente tornando ad ospitare le apprezzate uve autoctone.
Nel piccolo borgo di Monteossolano è presente ancora oggi un torchio in legno, risalente al 1700, che, secondo gli studiosi, serviva esclusivamente alla spremitura delle vinacce.
La sua leva, composta da due travi in rovere e due in larice aggiunte in tempi più recenti, è lunga più di sette metri. Il pressoio è costituito da quattro travi e la macchina è di tipo autoportante con vasca sospesa, d’uso esclusivo per la produzione di vino. Sono ancora presenti molti accessori, tra i quali le scuri per tagliare le vinacce dopo la spremitura e una piccola pala in legno per rimuoverle. Completamente restaurato, l’antico torchio di Monteossolano è stato rimesso in funzione dopo decenni di inattività ed è visitabile utilizzando un accesso automatico a gettoni.
Una visita inconsueta, che permette di fare un vero tuffo nel passato di un mestiere che oggi in Val d’Ossola si sta rivalorizzando grazie a piccole produzioni di alta qualità.
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