Arrampicata sportiva in Val d’Ossola: adrenalina, passione, natura e avventura per un mix che richiama qui appassionati da tutto il mondo! La storia dell’arrampicata sportiva in Val d’Ossola prende avvio nei primi anni ottanta del ‘900 sulle pareti di Balmalonesca, conosciuta oggi come Balma 1.
Qualche linea era già stata salita alla fine degli anni settanta, come la bellissima e faticosissima fessura di Moby Dick e nello stesso periodo nascevano altre falesie, come Cuzzago, il Giardino, Villette in Valle Vigezzo o Balmafregia a Premia, ma Balma rimaneva il laboratorio preferito degli arrampicatori locali. Negli anni seguenti, grazie a molti volenterosi, tra i quali spicca sicuramente la figura di Maurizio Pellizzon, nacquero numerose falesie, molte delle quali ancora oggi meritevoli di una visita: Croveo, in Valle Antigorio, nata in concomitanza con quella di Colloro, sopra Premosello Chiovenda, e ancora – nei primi anni 2000 – le fessure di Cadarese (Premia, Valle Antigorio), famose ormai in tutta Europa, se non in tutto il mondo. Sempre in Valle Antigorio, sono nate le falesie di Esigo e Ponte Romano, ideali per le calde giornate estive.
L’arrampicata sportiva in Val d’Ossola è in continua evoluzione e offre ormai falesie e lunghezze di corda per tutti i gusti e i gradi: pareti comode per famiglie, pareti più tecniche, falesie per tutte le stagioni e, perché no, rocce su cui è possibile scalare anche accompagnati dalla pioggia.
Disponibili linee di placca, muri verticali, strapiombi e fessure perfette dove spellarsi le mani e scalare, se lo si desidera, senza gli spits come sicurezza, ma con le protezioni veloci quali friends e nuts.
Testo a cura della guida alpina Pietro Garanzini