Tra i formaggi della Val d’Ossola un posto d’onore occupa certamente il Bettelmatt, il “formaggio degli Dei”, come lo battezzò un noto critico gastronomico di fama internazionale, prodotto in sette alpeggi delle valli Antigorio e Formazza ad un’altitudine compresa tra i 1800 e i 2400 metri. Il Bettelmatt si produce nel cuore dell’estate, esclusivamente negli alpeggi in quota, ed è un formaggio che nobilita ed eleva la grande tradizione dell’allevamento di vacche di razza bruna: ottenuto da latte di una sola mungitura, lavorato a crudo e intero, quindi con due lavorazioni giornaliere, è un vero trionfo di profumi, aromi e sapori inconfondibili provenienti proprio dagli aromatici pascoli delle Alpi Lepontine.
La maturazione del Bettelmatt può variare da pochi mesi a più anni, ma solo dopo almeno 90 giorni di stagionatura gli aromi e i profumi raggiungono l’apice dell’intensità. Il suo colore giallo oro o paglierino tendente al bruno e al bronzo con la maturazione, il suo sapore intenso, prolungato e profondo, aromatico, mai banale, frutto delle cure con cui viene prodotto e stagionato ne fanno una delle produzioni casearie più note ed apprezzate a livello nazionale.
Altro formaggio caratteristico, prodotto nel territorio della sola Val d’Ossola durante l’intero arco dell’anno, è l’Ossolano: un formaggio semigrasso o grasso dal sapore delicato, erbaceo, più intenso e prolungato nel corso dell’affinamento, utilizzato come piatto a se stante e anche nella preparazione dei tradizionali gnocchi a base di patate, farina di castagne e zucca, oppure nelle polente conce, o ancora con il pane di segale a formare la tradizionale merenda ossolana.